La Legge 104 consente di prendere dei permessi dal lavoro e di avere dei vantaggi che consentono di occuparsi al meglio del parente che non sta bene oppure occuparsi della propria malattia (se siamo noi ad avere disabilità). E’ fondamentale anche conoscere gli sgravi fiscali e le agevolazioni, che sono un valido aiuto per coloro che soffrono di patologie stabilizzate o progressive.
Per quanto riguarda infatti gli sgravi fiscali, per chi ha figli disabili a carico si potranno chiedere delle detrazioni Irpef. La regola stabilita dalla Legge di Bilancio di quest’anno prevede che la detrazione diminuisca proporzionalmente alla consistenza del reddito. Se questo arriva a 95000 euro annuali, la detrazione diventa praticamente nulla.
Gli sgravi fiscali, una grossa mano alle famiglie
Per un figlio con disabilità, a patto che sia riconosciuto come tale ai sensi della legge n. 104 del 1992, si ha diritto ad ottenere un importo ulteriore pari a 400 euro; con più di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 euro a partire dal primo. Si tratta di circa 1600 euro per il figlio disabile con meno di tre anni e 1350 euro per il figli con più di tre anni.
La formula, se si ha più di un bambino, prevede che l’importo di 95000 euro venga aumentato di 15000 euro per ogni figlio successivo al primo. La detrazione Irpef per chi ha figli viene distribuita per il 50% tra i due genitori, se questi non sono effettivamente e legalmente separati.
Altrimenti se si trova un accordo tra le due parti è possibile applicare la detrazione alla persona tra le due che ha il reddito più elevato.
Le spese sanitarie sono detraibili totalmente e la spesa di assistenza è allo stesso tempo compresa nelle detrazioni della Legge 104, che in questo caso prevede anche assistenza riabilitativa e infermieristica, per tutte le ore di cui c’è necessità.