Il Giorno 19 agosto, giorno prima del tanto atteso evento dal titolo “L’inclusione parte dallo sport. Testimonianze e buone pratiche per un mondo più inclusivo” presso l’Associazione sportiva Udinese, sono finalmente giunto alla stazione dei treni. Lì, in stazione, mi aspettava il pulmino della dei Madracs, squadra di powerchair hockey che gioca in categoria A1, che mi ha portato presso gli alloggi.
Anche il mio soggiorno presso la struttura Suite Inn è stato molto piacevole, sono stato accolto personalmente dalla direttrice dell’hotel Giuliana Ganzini e la mia dieta sportiva è stata seguita alla perfezione. I pasti sono stati svolti nei locali dell’hotel dedicati alla “rete amica”, progetto che vede come protagonista l’ ecosistema Willeasy. Ringrazio la struttura e la direttrice per la cordialità e la disponibilità che mi è stata dimostrata. Ringrazio particolarmente i servizi di Willeasy.net che mi hanno dato la possibilità eseguire una valutazione preliminare della struttura grazie al Virtual tour e ai dati di accessibilità presenti sul sito.
Successivamente ho incontrato anche la guida turistica Giovanna Tosetto la quale mi ha mostrato le bellezze di questa meravigliosa città con l’ausilio di una bici innovativa e inclusiva, messa a disposizione dall’hotel Suite Inn, la Fun2Go prodotta da VanRaam, un tandem affiancato super moderno. Grazie infinite anche a lei per il suo impegno e la sua passione.
Ma arriviamo al punto cardine del nostro report, ovvero l’evento del 20 agosto presso l’Associazione Sportiva Udinese, sita in Via Lodi 1, Udine con a capo il direttore Nicola Di Benedetto. Aggiungo anche che all’evento erano presenti diverse testate giornalistiche, Rai1, Rai3, diverse Tv locali e Telefriuli.
Eravamo 5 relatori: io, Alberto Andriola, presidente ZioPino APS Baskin; Antonio Imeneo, presidente del centro internazionale di ricerca sport e diritti umani “Daniele Nardi” e Irc UniFUNVIC Europa-Sport Academy Bruxelles; Giuliano Clinori, vicepresidente nazionale CSEN – Centro Sportivo Educativo Nazionale, responsabile nazionale ufficio progetti CSEN, direttore regionale Special Olympics e Nicola Di Benedetto, direttore generale di ASU. Il moderatore invece era William Del Negro presidente IO CI VADO APS e WILLEASY SRL, delegato ANGLAT per le provincie di Trieste, Udine e Gorizia, delegato all’inclusione Club UNESCO UD. Sempre attivo per quanto riguarda le tematiche legate alla disabilità e che punta ad attivare costantemente nuovi progetti per la tutela del benessere comune.
Sport e inclusione: il dibattito
Durante il dibattito sono state affrontate diverse tematiche con il principale obiettivo di essere un’occasione per mettere assieme persone che, ogni giorno, si impegnano per migliorare la vita degli altri e per creare un mondo più inclusivo e alla portata di tutti. Persone che assieme possono raggiungere grandi obiettivi.
Il filo conduttore dei diversi interventi era lo SPORT, simbolo di inclusione e benessere psicofisico per eccellenza, affrontato in tutte le sue sfaccettature.
Durante il dibattito si è parlato anche di mobilità, sia legata alla vita quotidiana che in ambito turistico, un’occasione per discutere di prevenzione e tecniche innovative per la riduzione del rischio di infortuni durante la pratica sportiva.
Sempre giorno 20 è stato presentato anche un interessante progetto dal titolo “Turismo Accessibile e Sport in Salute”, realizzato da IO CI VADO APS con il centro di ricerca Daniele Nardi ed ho avuto la possibilità di parlare anche dei mie due libri “Il vento sulle braccia” e “(Dis)abilmente amici”. Presentare i miei libri e raccontare la mia storia mi dà sempre tanta carica, vedo negli occhi di chi ascolta tanta speranza e voglia di raggiungere sempre nuovi obiettivi.
Al termine della giornata siamo andati a mangiare presso l’osteria “Aquila nera” e il giorno 21 sono tornato a casa con lo spirito sollevato e l’animo sempre più arricchito.
Eventi di questo tipo sono un toccasana e ti fanno comprendere che la strada che hai scelto, ovvero quella di abbattere ogni tipo di barriera fisica e mentale, è quella giusta per il benessere di tutti.
Di sicuro non è questo l’ultimo evento che si terrà ad Udine, ci saranno altri dibattiti sulla disabilità e per questo motivo Udine mi vedrà ancora molto spesso. Il cammino della sensibilizzazione è ancora lungo e io lotterò sempre in prima linea come sempre.
Ringrazio ancora gli organizzatori, i relatori e le associazioni tutte, con la speranza che queste iniziative siano sempre più presenti in tutta Italia.