Mi chiamo Claudio Palmulli e ho 35 anni. Sono nato a Roma nel 1986 all’ospedale Sant’Agostino di Ostia (RM).
Sono diversamente abile dalla nascita per uno sbaglio medico. Sono nato a 6 mesi e 20 giorni; la mia diagnosi è conosciuta come tetraparesi spastica neonatale.
Il mio percorso d’istruzione è andato un po’ a rilento a causa delle mie continue entrate e uscite dagli ospedali di Roma, in cui durante la mia vita ho subito 36 interventi chirurgici.
Ho frequentato le elementari, le medie e le scuole superiori, ma purtroppo, al quinto anno, non ho potuto conseguire l’esame di Stato, perché sono stato chiamato all’ospedale Palidoro per affrontare un delicato intervento chirurgico di ricostruzione di entrambi i piedi.
Non ho poi voluto più proseguire con gli studi, perché la mia disabilità stava prendendo il sopravvento sulle mie condizioni di salute. Ho trovato sempre una scusa per non terminare il mio percorso.
Poi, finalmente, ho capito dove stavo sbagliando e mi sono rimesso nella giusta direzione. Così, nel 2009, ho conseguito l’attestato di “operatore aziendale e segreteria” della regione Lazio presso l’Istituto Ciofs di Ostia.
Sono quindi entrato nel mondo del lavoro, dove ho conosciuto gente nuova e ho potuto raggiungere la mia stabilità economica.
All’epoca pesavo 100 kg. Ho iniziato a impegnarmi nell’ambito del sociale percorrendo strade devastate con pioggia, vento. Ho perso peso, mi sono rimesso in forma, e, grazie alle mie battaglie per attirare l’attenzione sulle barriere architettoniche, nel 2017 ho fatto costruire un montacarichi alla stazione Flaminio di Roma, la stazione più importante, da cui finalmente turisti con disabilità da tutto il mondo potevano uscire in superficie.
Sempre nell’anno 2017 sono stato il primo italiano a percorrere la Maratona di Roma di 42km e 195m con un pettorale normale e una carrozzina da passeggio.
Da quel momento la mia vita è un po’ cambiata. Ho scritto un libro autobiografico, “Il vento sulle braccia”, in cui racconto la mia storia.
Da quando abito a Bolzano, la mia battaglia per l’abbattimento delle barriere architettoniche non si è fermata. Bolzano è una città molto accessibile, ma anche qui, per esempio, ho dovuto combattere per far sistemare tutte le pedane degli autobus del trasporto pubblico. Anche questa battaglia l’ho vinta con la passione e l’amore che provo nell’aiutare le persone in difficoltà.
Nel 2019 ho anche ottenuto il certificato come Mental Coach Life & Sport presso l’accademia di Formazione NLS a Roma.
La mia missione? Abbattere le barriere architettoniche e portare il tema della disabilità nel mondo della scuola.
Chi sono? Un libro ancora tutto da scoprire.
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