La riforma dell’accertamento della disabilità in Italia ha subito recentemente significative modifiche, mirate a migliorare e uniformare le procedure di valutazione e riconoscimento delle condizioni di disabilità. Questi cambiamenti sono stati introdotti attraverso il Decreto Legislativo n. 62 del 3 maggio 2024 e successivamente integrati dall’articolo 19-quater del Decreto-Legge n. 202 del 27 dicembre 2024, convertito con modificazioni nella Legge n. 15 del 21 febbraio 2025. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha delineato queste novità nel Messaggio n. 766 del 3 marzo 2025.
Estensione della Sperimentazione: Nuove Province Coinvolte
Inizialmente, la fase di sperimentazione della riforma era limitata a nove province. Tuttavia, a partire dal 30 settembre 2025, questa sperimentazione sarà estesa a ulteriori undici province, includendo:
- Alessandria
- Aosta
- Genova
- Isernia
- Lecce
- Macerata
- Matera
- Palermo
- Teramo
- Vicenza
- Provincia Autonoma di Trento
Questa espansione mira a valutare l’efficacia delle nuove procedure in un contesto più ampio e diversificato, garantendo una rappresentatività territoriale significativa.
Ampliamento delle Patologie Oggetto di Sperimentazione
Oltre all’estensione territoriale, la riforma prevede l’inclusione di ulteriori patologie nella fase di sperimentazione. Inizialmente focalizzata su disturbi dello spettro autistico, diabete di tipo 2 e sclerosi multipla, la sperimentazione ora comprende anche:
- Artrite reumatoide
- Cardiopatie
- Broncopatie
- Malattie oncologiche
Questa inclusione permette di testare i nuovi criteri di valutazione su una gamma più ampia di condizioni, assicurando che il sistema sia adeguato a diverse tipologie di disabilità.
Proroga dell’Entrata in Vigore della Riforma
Un’altra modifica significativa riguarda la tempistica dell’implementazione della riforma. L’entrata in vigore, inizialmente prevista per il 1° gennaio 2026, è stata posticipata al 1° gennaio 2027. Di conseguenza, la fase di sperimentazione si estenderà fino al 31 dicembre 2026, offrendo un periodo più lungo per valutare e perfezionare le nuove procedure.
Aggiornamento dei Termini per Adempimenti Normativi
Con il rinvio dell’entrata in vigore, sono stati aggiornati anche i termini per specifici adempimenti normativi:
- Regolamento del Ministro della Salute: l’aggiornamento delle definizioni, dei criteri e delle modalità della valutazione di base deve essere adottato entro il 30 novembre 2026.
- Mantenimento dei Diritti Acquisiti: i diritti riconosciuti dalla disciplina attuale saranno garantiti fino al 31 dicembre 2026.
- Applicazione delle Disposizioni Previdenti: le istanze di accertamento presentate entro il 31 dicembre 2026 saranno valutate secondo le disposizioni precedenti all’entrata in vigore della riforma.
- Progetti di Vita Personalizzati: il diritto a richiedere l’elaborazione del progetto di vita è riconosciuto anche a coloro che possiedono una certificazione ai sensi della Legge n. 104/1992, rilasciata prima del 1° gennaio 2027, senza necessità di una nuova valutazione di base.
Questi aggiornamenti assicurano una transizione graduale verso il nuovo sistema, garantendo al contempo la tutela dei diritti degli individui con disabilità durante il periodo di sperimentazione.
Ruolo Centrale dell’INPS nella Valutazione della Disabilità
La riforma attribuisce all’INPS un ruolo centrale nella valutazione medico-legale delle condizioni di disabilità. L’Istituto sarà responsabile della “valutazione di base”, utilizzando i criteri della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), in combinazione con la Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo approccio integrato mira a garantire una valutazione più completa e uniforme delle condizioni di disabilità.
Unificazione delle Procedure di Accertamento
Un aspetto innovativo della riforma è l’unificazione delle procedure di accertamento per diverse condizioni, tra cui invalidità civile, cecità civile, sordità, sordocecità e disabilità ai fini dell’inclusione scolastica e lavorativa. Questa integrazione mira a semplificare il processo per i cittadini, riducendo la burocrazia e garantendo una maggiore coerenza nelle valutazioni.
Valutazione Multidimensionale e Progetto di Vita Personalizzato
La nuova normativa introduce il concetto di valutazione multidimensionale, un approccio che tiene conto non solo della condizione medica, ma anche del contesto sociale, lavorativo e familiare della persona con disabilità. Questa valutazione sarà alla base dell’elaborazione di un Progetto di Vita Personalizzato, che permetterà alle persone con disabilità di accedere a servizi e supporti adeguati alle loro necessità specifiche.
Riflessioni Finali
La riforma dell’accertamento della disabilità in Italia rappresenta un importante passo avanti verso un sistema più equo, uniforme e orientato alle reali esigenze delle persone con disabilità. L’estensione della sperimentazione, l’inclusione di nuove patologie e il rinvio dell’entrata in vigore permetteranno di testare e perfezionare le nuove procedure prima della loro applicazione su scala nazionale.
Sebbene ci siano ancora molte sfide da affrontare, questi cambiamenti potrebbero segnare una svolta significativa nel riconoscimento e nella tutela dei diritti delle persone con disabilità in Italia.