Tiro a segno per disabili, una disciplina paralimpica
L’organo che regolamenta, organizza e si occupa dello sviluppo di questa disciplina ai giochi paralimpici è la FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali).
Questa disciplina si divide tra Pistola e Carabina, suddivise a loro volta in 5 specialità di Pistola e 9 specialità di Carabina.
La pistola può essere praticata da tutte le persone che non soffrono da tetraplegia, dunque paraplegici, mentre per la carabina è indicata per tutti.
Le specialità di pistola si svolgono da 10, 25 e 50 mt, mentre la carabina da 3, 10 e 50 mt.
Alla distanza di 10 mt il tiro viene effettuato con un arma ad aria compressa, mentre per i 50mt si utilizza una calibro 22, quindi un arma da fuoco.
L’attività con armi a fuoco è consentita dall’età di 14 anni, a patto che il giovane sia costantemente seguito sulla linea di tiro.
Si spara ad un bersaglio tondo diviso in anelli, posizionato in posizione statica alla distanza stabilita dalla specialità. Il centro del bersaglio ha il punteggio più alto e vale 10 punti, spostandosi verso l’esterno il valore decresce fino allo zero del fuori.
La gara si svolge solitamente a 40 o 60 colpi, dove realizzando solo centri si totalizzerà un punteggio massimo di 400 o 600.
Tecnica e destrezza per il tiro a segno paralimpico
Il Tiro a Segno per disabili è una disciplina che rientra tra le attività di destrezza, ad altissimo contenuto tecnico per l’utilizzo di atti motori esatti e precisi che richiede.
Con il tiro a segno si sviluppa una maggiore organizzazione mentale atta a regolare la sequenza motoria, che favorisce la concentrazione.
Il tiratore disabile può presentarsi sulla linea di tiro sia in piedi che seduto, su carrozzina o sedia da tiro.
Qualsiasi parte del tiratore o dell’attrezzatura che tocca il pavimento deve restare entro i limiti della linea di tiro.
Suddivisione degli atleti
Gli atleti sono suddivisi in tre categorie dove sono distinti per classificazioni funzionali:
- SH1: atleti che hanno forza muscolare agli arti superiori sufficiente per sostenere l’arma.
- SH2: atleti che non hanno la forza per sostenere autonomamente l’arma o la possibilità (amputati) di utilizzare la carabina con entrambe le mani.
- SH3: atleti ciechi e ipovedenti. Il tiratore SH1 ha un atteggiamento di tiro molto simile a quello eseguito dai normodotati con particolare riferimento alla parte superiore del corpo.
Specialità di tiro riservate agli SH1
- R1: carabina a metri 10 posizione in piedi – uomini
- R2: carabina a metri 10 posizione in piedi – donne
- R3: carabina a metri 10 posizione a terra – mista
- R6: carabina a metri 50 posizione a terra – mista
- R7: carabina a metri 50 3 posizioni – uomini
- R8: carabina a metri 50 3 posizioni – donne
- P1: pistola a metri 10 – uomini
- P2: pistola a metri 10 – donne
- P3: pistola sportiva a metri 25 – mista
- P4: pistola a metri 50 – mista
- P5: pistola standard a metri 10 – mista
Il tiratore SH2 sarà orientato esclusivamente al tiro con carabina
La mancanza di forza per sostenere l’arma non consente l’uso della pistola, mentre la carabina potrà essere utilizzata in appoggio su un supporto a molla che renderà l’arma limitatamente stabile, in alcuni casi il caricamento dell’arma potrà essere assistito da un addetto al caricamento.
- R4: carabina a metri 10 posizione in piedi – mista
- R5: carabina a metri 10 posizione a terra – mista
- R9: carabina a metri 50 posizione a terra – mista
L’attività di tiro a segno della categoria SH3
è rivolta agli atleti ipovedenti e completamente ciechi Questi atleti useranno carabine ad aria compressa che utilizzando speciali dispositivi ottici ed elettronici, emettono dei suoni che indicano l’avvicinamento al centro del bersaglio.
- R10: carabina a metri 10 posizione in piedi – mista
- R11: carabina a metri 10 posizione a terra – mista
Chiedevo se posso fare du chiacchiere con lei per un problema al rinnovo porto di fucile, cell. 3464986935 mi chiamo Giuliano Saccomani grazie