La tassa di soggiorno rappresenta da anni un tributo comune in molte città italiane, applicata ai turisti che pernottano nelle strutture ricettive locali. Introdotta con il Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011, questa imposta è destinata principalmente a finanziare iniziative turistiche, culturali e ambientali. Sebbene generalmente modesta, variando da 1 a 5 euro a notte, in alcune grandi città turistiche può raggiungere importi più elevati. Recentemente, però, una importante novità legislativa ha stabilito che le persone con disabilità e i loro accompagnatori non dovranno più versare questa tassa durante i soggiorni nelle strutture ricettive.
La normativa di riferimento
Questa modifica è stata introdotta con l’articolo 10-bis del Decreto-Legge n. 34 del 19 maggio 2020, convertito con modificazioni dalla Legge n. 77 del 17 luglio 2020. Questa disposizione, ormai operativa su tutto il territorio nazionale, stabilisce chiaramente che sono esentati dall’imposta di soggiorno le persone con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992 e, contestualmente, anche i loro accompagnatori.
Perché questa legge è importante?
La nuova normativa rappresenta un significativo passo avanti verso l’inclusione sociale e turistica, eliminando una barriera economica che poteva ostacolare le persone con disabilità nell’organizzare i propri viaggi. L’intento è quello di promuovere un turismo più equo e accessibile, permettendo a un numero maggiore di persone di vivere l’esperienza di viaggio con serenità e partecipare pienamente alla vita culturale e sociale delle città italiane.
Come usufruire dell’esenzione?
Per poter usufruire di questa esenzione, è sufficiente presentare alla struttura ricettiva una certificazione che attesti la propria condizione di disabilità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della Legge 104/1992. Tale documento conferma la gravità della disabilità e quindi il diritto alle agevolazioni previste. L’accompagnatore, identificato dalla documentazione o riconosciuto come tale dalla struttura stessa, ha diritto alla stessa esenzione.
Obblighi per le strutture ricettive
Le strutture ricettive, da parte loro, hanno l’obbligo di applicare questa esenzione senza eccezioni, registrando e segnalando al proprio comune di riferimento tutti i casi di esenzione, al fine di garantire trasparenza e una corretta gestione delle statistiche turistiche.
Differenze tra comuni
È utile sottolineare che, sebbene la normativa sia valida su scala nazionale, ogni comune può adottare modalità specifiche riguardo la presentazione della documentazione o la registrazione delle informazioni. Pertanto, per evitare inconvenienti durante il soggiorno, è fortemente consigliabile informarsi anticipatamente attraverso il sito istituzionale del comune o direttamente presso la struttura ricettiva.
Turismo accessibile: una risorsa sottovalutata
Il turismo accessibile, che mira a garantire a tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione fisica, la possibilità di viaggiare in autonomia, rappresenta oggi una grande opportunità per l’Italia. Si stima infatti che in Europa oltre 127 milioni di persone richiedano strutture e servizi accessibili, rendendo il turismo accessibile non solo una necessità etica, ma anche una scelta economica strategica.
Secondo studi recenti, questo mercato potrebbe generare un introito significativo, aiutando il settore turistico a crescere ulteriormente. Investire quindi in strutture e servizi accessibili diventa prioritario non solo per garantire l’inclusione, ma anche per intercettare un’importante fetta di mercato che spesso rimane ignorata.
Le sfide ancora aperte
Nonostante l’importanza di questa novità normativa, restano aperte diverse sfide: molte strutture turistiche italiane necessitano ancora di adeguamenti per diventare pienamente accessibili, e spesso manca formazione specifica del personale per assistere adeguatamente persone con disabilità. Un’altra barriera da superare è la scarsità di informazioni chiare e facilmente reperibili riguardo l’accessibilità delle destinazioni turistiche.
Riflessioni Finali : verso un turismo veramente inclusivo
La recente normativa sull’esenzione dalla tassa di soggiorno per persone con disabilità e i loro accompagnatori rappresenta un importante passo avanti verso una società più inclusiva e accessibile. Tuttavia, è necessario che istituzioni e operatori del settore lavorino insieme per garantire la piena applicazione della legge, la disponibilità di informazioni chiare e l’adeguamento delle strutture. Solo così l’Italia potrà davvero diventare un esempio virtuoso di turismo inclusivo, dove ogni viaggiatore possa sentirsi accolto e libero di esplorare senza ostacoli.