l nanismo è una condizione caratterizzata da una statura significativamente inferiore rispetto alla media della popolazione, spesso definita da un’altezza adulta massima di circa 145 cm. Questa condizione può essere causata da diversi fattori genetici o endocrinologici e comporta sfide quotidiane significative, soprattutto in ambienti progettati esclusivamente per persone di statura media. Le persone con nanismo si trovano spesso a dover affrontare difficoltà di varia natura, dalle semplici attività domestiche fino alle interazioni sociali più complesse, dovute proprio all’inadeguatezza degli spazi e degli oggetti comuni.
In Italia, si stima che circa 4.000 persone convivano con questa disabilità. Sebbene questo numero possa sembrare limitato, rappresenta comunque una fetta importante della popolazione che quotidianamente si confronta con barriere fisiche e sociali. Per queste persone, gesti apparentemente banali, come raggiungere un interruttore o utilizzare un lavandino, possono diventare ostacoli difficili da superare in assenza di un ambiente adeguatamente adattato.
Le persone affette da nanismo affrontano dunque continue sfide a causa di strutture e ambienti progettati prevalentemente per individui di altezza media. Gli hotel, come luoghi di accoglienza e ospitalità, hanno il dovere e l’opportunità di creare un ambiente inclusivo e rispettoso delle esigenze di tutti, adattandosi in maniera concreta alle necessità degli ospiti con nanismo.
Per garantire loro un’esperienza di soggiorno realmente inclusiva e confortevole, gli hotel devono tenere conto di specifiche caratteristiche e adattamenti fondamentali.
Accessibilità e mobilità
Un hotel ideale per ospiti con nanismo dovrebbe avere:
- Reception accessibile: banconi di accoglienza bassi o con sezioni ribassate per consentire un’interazione confortevole tra l’ospite e il personale dell’hotel.
- Ascensori e pulsanti: ascensori dotati di pulsanti facilmente raggiungibili, posti ad altezze ridotte.
- Scale e corrimano: corrimano posizionati a diverse altezze, inclusa una più bassa per favorire la sicurezza degli ospiti con nanismo.
Camere adattate
Le stanze devono essere attrezzate con:
- Letti e arredi adattati: letti più bassi o facilmente accessibili, con dimensioni e altezze modificate per garantire autonomia e sicurezza.
- Armadietti e ripiani bassi: guardaroba e scaffali posizionati a un’altezza comoda per riporre e recuperare vestiti e oggetti personali senza assistenza.
- Interruttori e prese elettriche: interruttori della luce e prese di corrente a un’altezza adeguata, facilitando l’accesso autonomo.
Bagno inclusivo
Uno degli ambienti più importanti per garantire comfort e autonomia è il bagno, che dovrebbe includere:
- Sanitari adattati: WC ribassati e lavabo installato a un’altezza facilmente raggiungibile.
- Doccia o vasca accessibile: docce con rubinetti e soffioni regolabili in altezza, barre di sostegno e possibilità di sedute integrate per maggiore sicurezza e autonomia.
- Specchi inclinati e mobili funzionali: specchi inclinabili e mobili da bagno posti a un’altezza accessibile.
Aree comuni e ristorazione
Anche gli spazi comuni devono essere progettati per favorire una completa inclusività:
- Sedie e tavoli adeguati: mobili con dimensioni, proporzioni e altezze adattate, o almeno la presenza di sedute e tavoli bassi facilmente fruibili.
- Accessibilità al buffet e al bar: punti ristoro con piani ribassati per consentire un facile accesso autonomo a cibo e bevande.
Formazione del personale
Fondamentale è la preparazione del personale alberghiero:
- Sensibilizzazione e formazione: il personale dovrebbe essere formato sulle esigenze specifiche delle persone con nanismo, garantendo assistenza discreta e rispettosa, senza infantilizzazione.
Informazioni chiare
- Trasparenza online: il sito web dell’hotel dovrebbe fornire informazioni dettagliate e specifiche sulle caratteristiche dell’accessibilità offerte, permettendo agli ospiti di programmare al meglio il proprio soggiorno.
È importante ricordare che il nanismo non comporta solo difficoltà fisiche legate alla dimensione degli arredi e degli spazi, ma può comportare anche problematiche di carattere sociale ed emotivo, come pregiudizi o isolamento. Per questo motivo, la progettazione di strutture alberghiere inclusive diventa anche un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura di inclusione e rispetto.
Adottando queste soluzioni, un hotel può non solo migliorare significativamente la qualità del soggiorno degli ospiti con nanismo, ma anche consolidare una cultura di reale inclusività, dove ogni ospite si senta accolto e valorizzato. In questo modo, si contribuisce anche a creare una società più consapevole, empatica e rispettosa delle diversità, trasformando l’inclusività in un valore concreto e diffuso. Un hotel che fa della vera inclusione il suo obiettivo principale non solo migliora la vita dei propri ospiti, ma diventa un esempio virtuoso per l’intera comunità.