LA STORIA DELLE PARALIMPIADI

Diversamente sportivi

Cari lettori, oggi iniziamo un nuovo percorso. Questo è il primo di una serie di articoli riguardanti le paralimpiadi e che accompagneranno i diversi giorni della competizione. Come ben noto, le paralimpiadi di Tokyo dovevano essere disputate il 24 marzo 2020; a causa del COVID-19 sono state inviate. Non si chiameranno Tokyo 2021 ma manterranno la denominazione prefissata e si svolgeranno da martedì 24 agosto a domenica 5 settembre 2021. Secondo le statistiche si prevede per l’Italia un risultato interessante in quanto gareggeranno 113 atleti molto validi, tra cui 61 donne e 52 uomini, nelle seguenti discipline:

  • Atletica: Martina Caironi, Monica Contrafatto, Oxana Corso, Francesca Cipelli, Ndiaga Dieng, Assunta Legnante, Alessandro Ossola, Ambra Sabatini, Oney Tapia, Marco Cicchetti, Nicky Russo;
  • Badminton: Rosa De Marco (in attesa di decisione commissione internazionale);
  • Canoa: Veronica Silvia Biglia, Eleonora De Paolis, Esteban Gabriel Farias, Federico Mancarella;
  • Canottaggio: Lorenzo Bernard, Alessandro Brancato, Gianfilippo Mirabile, Greta Muti, Chiara Nardo, Cristina Scazzosi, Lorena Fuina (timoniere);
  • Ciclismo: Katia Aere, Pierpaolo Addesi, Fabio Anobile, Paolo Cecchetto, Diego Colombari, Fabrizio Cornegliani, Giorgio Farroni, Luca Mazzone, Francesca Porcellato, Andrea Tarlao, Ana Vitelaru;
  • Equitazione: Sara Morganti, Francesca Salvadè, Carola Semperboni, Federica Sileoni;
  • Judo: Carolina Costa, Matilde Lauria;
  • Nuoto: Alberto Amodeo, Simone Barlaam, Federico Bassani; Luigi Beggiato, Alessia Berra, Francesco Bettella, Vittoria Bianco, Federico Bicelli, Francesco Bocciardo, Monica Boggioni, Vincenzo Boni, Simone Ciulli, Antonio Fantin, Giulia Ghiretti, Carlotta Gilli, Giorgia Marchi, Emmanuele Marigliano, Riccardo Menciotti, Efrem Morelli, Federico Morlacchi, Xenia Francesca Palazzo, Misha Palazzo, Angela Procida, Martina Rabbolini, Stefano Raimondi, Alessia Scortechini, Arianna Talamona, Giulia Terzi, Arjola Trimi;
  • Scherma: Matteo Betti, Marco Cima, Edoardo Giordan, Emanuele Lambertini, Ionela Andreea Mogos, Rossana Pasquino, Loredana Trigilia, Beatrice Maria Vio;
  • Sitting volley: Giulia Aringhieri, Raffaella Battaglia, Flavia Barigelli, Giulia Bellandi, Silvia Biasi, Francesca Bosio, Eva Ceccatelli, Sara Cirelli, Sara Desini, Francesca Fossato, Roberta Pedrelli, Alessandra Vitale;
  • Tennistavolo: Andrea Borgato, Michela Brunelli, Federico Falco, Amine Mohamed Kalem, Matteo Orsi, Matteo Parenzan, Giada Rossi;
  • Sollevamento pesi: Donato Telesca;
  • Taekwondo: Antonino Bossolo;
  • Tiro a segno: Jacopo Cappelli, Nadia Fario, Andrea Liverani, Pamela Novaglio;
  • Tiro con l’arco: Matteo Bonacina, Giampaolo Cancelli, Elisabetta Mijno, Asia Pellizzari, Vincenza Petrilli, Eleonora Sarti, Stefano Travisani, Maria Andrea Virgilio;
  • Triathlon: Giovanni Achenza, Anna Barbaro, Alberto Buccoliero, Rita Cuccuru, Veronica Yoko Plebani.

Ora vediamo, questa grande competizione, dal punto di vista storico. Le Paralimpiadi sono un evento quadriennale e si svolgono regolarmente nella stessa città che ospita le Olimpiadi dal 1988, con l’edizione di Seul in Corea del Sud. Sono la massima espressione di ciò che per uno sportivo significa “superare i propri limiti” ed i migliori atleti, in molteplici sport, si sfidano per il titolo più rinomato nel settore sportivo.

Si sente parlare di Paralimpiadi per la prima volta nel 1960 in Italia, più precisamente a Roma. Pertanto, la base di questa competizione ha origine ben più antiche e lontane del territorio italico. Nel dettaglio, il primo a realizzare una competizione per disabili fu Ludwig Guttman nel1948 a Stoke Mandeville.  Quattro anni prima, nel 1944, il neurologo tedesco Guttman fugge dalla Germania durante la Seconda Guerra Mondiale e accetta l’incarico da parte del governo inglese di creare il primo centro per le lesioni spinali nell’Unità spinale di Stoke Mandeville. Durante i percorsi di riabilitazione inserì, oltre a cure famacologiche ed esercizio fisico, anche l’attività sportiva per favorire la riabilitazione. Nell’estate del 1948 venne organizzata una competizione sportiva per consentire ai pazienti di fare sport in un evento ufficiale e questo accadde in concomitanza delle Olimpiadi di Londra. A questa competizione presero parte 16 partecipanti, quattordici uomini e due donne. I giochi divennero internazionali nel 1952 quando parteciparono alla competizione di Stoke Mandeville dei veterani di guerra olandesi.

Fu grazie al contributo del medico italiano Antonio Maglio che le Paralimpiadi del 1960 furono disputate a Roma. Per la prima volta i giochi olimpici e paralimpici si svolsero nella stessa città, in particolare l’8 settembre nello stadio dell’acqua acetosa. In quell’occasione la delegazione più numerosa è quella italiana.

Oggi le paralimpiadi sono il miglior ambasciatore per l’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, per l’inclusione e l’integrazione delle persone disabili nella società. Ora, quando si parla dei giochi paralimpici, per fortuna si parla di sport, di abilità e non di disabilità. Si apprezza quel che li atleti riescono a fare e non quel che non possono. Sono veri e propri professionisti, esempio per le generazioni future.

In Italia è Roberto Marson  l’azzurro più medagliato di sempre ai giochi paralimpici. Conta ben 26 medaglie conquistate tra nuoto, scherma e atletica leggera. Alle paralimpiadi di Tel Aviv, nel 1968, fu eletto atleta della manifestazione. Pur essendo un atleta pluripremiato, Roberto non è mai cambiato, non ha affatto perso la voglia di battersi, rappresentare il proprio paese, non ha mai dimenticato lo spirito di amicizia e fratellanza che ti regala lo sport.

Di seguito, l’elenco delle edizioni delle Paralimpiadi passate e future:

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